Santuario della Madonna di Dinnammare
Il Santuario della Madonna di Dinnamare, il cui toponimo evoca la sua posizione tra due mari, deriva probabilmente dal latino “Bimaris“, che significa “tra due mari“, riferendosi alla sua posizione panoramica tra il Mar Tirreno e il Mar Ionio.
Si erge a 1.130 metri di altitudine sull’omonimo Monte di Dinnamare sui Monti Peloritani, offrendo dal belvedere una vista panoramica sullo Stretto di Messina sino alle coste calabresi. Dall’altro versante si possono osservare le Isole Eolie.
Il santuario dedicato alla Madonna è un edificio, di modeste dimensioni ma di notevole importanza per i fedeli, per i quali è un riferimento spirituale e un punto attrattivo di orientamento per i viaggiatori.

Ogni anno, il santuario diventa il fulcro di una delle processioni più sentite. Nel vicino villaggio di Larderia, dal 3 al 5 agosto si svolgono i festeggiamenti in onore della Madonna di Dinnammare, patrona del paese. La notte tra il 3 ed il 4 agosto l’icona della Madonna viene portata presso il santuario sul monte omonimo e lì viene venerata sino al pomeriggio del giorno dopo, quando fa ritorno al paese di Larderia che la custodisce per tutto l’anno.
La processione inizia all’alba, quando i pellegrini intraprendono il difficile cammino verso la cima. Lungo il percorso si mescolano preghiere, canti tradizionali e momenti di riflessione. L’arrivo alla chiesa è il culmine di questo viaggio spirituale: qui, tra l’emozione generale, viene celebrata una messa solenne. Il momento più toccante è quando l’icona della Madonna viene portata in processione intorno alla chiesa, mentre i fedeli guardano in silenzio, immersi in un’atmosfera di profonda devozione. Questa tradizione secolare non è solo un atto di fede, ma anche un modo per la comunità di riaffermare il proprio legame con il territorio e le proprie radici culturali.
Il santuario non rappresenta solamente un edificio di culto, bensì un emblema di resilienza, sopravvissuto a secoli di vicissitudini storiche e alle intemperie naturali. In epoche passate, la sua collocazione strategica lo rendeva parte integrante di un sofisticato sistema di comunicazione: i segnali luminosi qui accesi allertavano Messina di potenziali minacce marittime, attestando l’importanza di Dinnamare nella difesa del territorio.
La storia di Dinnamare è intrinsecamente legata a quella di Messina e dello Stretto. Nel corso dei secoli, ha assistito a invasioni, terremoti e cambiamenti politici, rimanendo sempre un punto fermo per la popolazione dei Colli San Rizzo.

Il santuario è diventato una meta apprezzata da escursionisti e amanti della natura. I sentieri che conducono alla chiesa offrono l’opportunità di immergersi nella flora e nella fauna uniche dei Peloritani, con panorami che cambiano ad ogni curva del sentiero. Nonostante l’accesso in auto sia possibile, alcuni scelgono ancora di raggiungere la cima a piedi, seguendo le orme di chi li ha preceduti per secoli. Questo luogo continua così a unire spiritualità , storia e natura in un’esperienza unica, che lascia un’impronta indelebile in chi ha la fortuna di viverla.
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